Intervento di ricostruzione legamentosa si o no?
Un uomo di 35 anni, con diagnosi di rottura del legamento crociato anteriore, non voleva sottoporsi ad intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore preferendo provare prima con un trattamento conservativo, ovvero fare fisioterapia.
Dopo la valutazione iniziale, ho individuato i punti principali sui quali lavorare, rispettando i tempi di ripresa delle attività dopo il trauma distorsivo al ginocchio.
Ho dato conferma al paziente rispetto alla possibilità di scegliere un trattamento conservativo, che statisticamente ha una percentuale di risultati positivi sovrapponibile a quella dell’intervento chirurgico. L’intervento di ricostruzione legamentosa non è da considerarsi un’urgenza e può in ogni caso essere presa in considerazione in un secondo momento, meglio ancora se dopo aver fatto effettuato prima uno specifico trattamento conservativo.
La riabilitazione è durata qualche mese, con sedute piuttosto ravvicinate all’inizio della fase di riabilitazione, ed in seguito meno frequenti, aumentando il lavoro autonomo a casa da parte del paziente.
“Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno, è di dargli fiducia.”
Ernest Hemingway
Il rapporto tra noi si è consolidato con il passare delle settimane, tant’è che la prima uscita sugli sci del paziente dopo l’infortunio è stata fatta insieme in amicizia.
Al termine del trattamento il paziente è tornato a svolgere le proprie attività sia di vita quotidiana che sportive, e si è naturalmente dichiarato soddisfatto del non essersi sottoposto all’intervento chirurgico.
Ho raccomandato di continuare con gli esercizi proposti e mantenere un buon livello di attività fisica.
Ad un anno di distanza, il paziente riferisce di essere soddisfatto della propria situazione e della stabilità del ginocchio. Oggi, nelle attività che considera “a rischio” utilizza la ginocchiera.