E' una tecnica terapeutica manuale che consiste in un massaggio linfodrenante che stimola il drenaggio dei liquidi e delle sostanze di scarto dalla periferia del corpo per portarli verso il cuore per essere riassorbiti.
Questa tecnica ha un'ottima efficacia terapeutica, molto utile per i piccoli edemi ed ematomi di diversa natura, per i quali serve una buona manualità.
I principali ambiti di intervento del linfodrenaggio manuale sono:
- tutti gli edemi a componente linfatica, vascolare e misti (unica controindicazione l'insufficienza cardiaca ventricolare destra)
- gli ematomi, ad esempio dopo intervento chirurgico
- le ustioni (soprattutto nella fase acuta)
- problemi di cicatrizzazione
- insufficienze venose leggere (sensazione di gambe pesanti) utile ma da solo non risolutivo
- le cicatrici
- nella pratica sportiva
- edemi conseguenti ad intervento di asportazione tumorale, ad esempio mastectomie o prostatectomie
- post interventi di chirurgia maxillo-facciale.
Ciò che avverte il paziente è un massaggio linfatico molto leggero e rilassante, eseguito con manovre avvolgenti con un ritmo lento.
Negli esiti di trombosi venose, oltre ad un linfodrenaggio alle gambe, può essere utile anche la rieducazione vascolare tramite un bendaggio contenitivo.
La Terapia Manuale Ortopedica (OMT) è una specializzazione della fisioterapia per il trattamento delle patologie neuro-muscolo-scheletriche.
Questa utilizza approcci di trattamento altamente specifici, quali sono le tecniche manuali e gli esercizi funzionali.
Le sopraindicate tipologie di trattamento sono importanti per migliorare il movimento nel caso ci sia una restrizione dell'ampiezza dello stesso, o nei casi di una modifica della qualità del movimento,
Si tratta di casi di rigidità articolari conseguenti a traumi, interventi chirurgici o immobilizzazioni, o nelle situazioni nelle quali il paziente presenta scarso controllo motorio e di coordinazione del movimento che coinvolgono dolori acuti o persistenti.
Metodo di cura del dolore cronico, che da qualche anno viene chiamato dolore persistente, questo perchè identifica un problema di lunga durata ma curabile, dal quale si può guarire o che può migliorare.
Inizialmente, per la maggior parte del tempo, il trattamento consiste in colloqui con il paziente, che hanno frequenza di uno alla settimana o quindici giorni, nei quali si affrontano i meccanismi neurofisiologici che stanno alla base del dolore percepito (therapeutic neuroscience education).
Si avvia un percorso in cui la presa di coscienza di questi meccanismi e di come poterli affrontare induce la persona a migliorare la propria situazione, nell'arco di tempi medio-lunghi, spesso sulla base della durata dei disturbi.
Solitamente solo quando la sintomatologia dolorosa è migliorata, si interviene con tecniche manuali qualora ci fossero ancora disturbi da migliorare.
L' esercizio funzionale terapeutico ha assunto lo scopo dell'apprendimento delle specifiche capacità di movimento attraverso prerequisiti di un movimento più evoluto rispetto alle stereotipie motorie che emergono dopo la lesione.
La funzione più “normale” è quella che ha la maggiore quantità di strategie di movimento, cioè quella che riesce ad adattarsi alla maggior parte delle richieste nelle attività svolte dalla persona nella vita quotidiana.
L' esercizio funzionale allena il paziente ad apprendere o riapprendere un movimento, scomponendolo in diverse parti ed adattandolo alle sue attuali funzionalità, per arrivare a svolgere il movimento nel modo più funzionale alle richieste della vita quotidiana.
Kinesio Taping è un sistema terapeutico della Kinesiologia, preventivo e riabilitativo, che si basa sui principi della medicina occidentale e trova applicazione soprattutto nella medicina sportiva, nella traumatologia e ortopedia in fase riabilitativa.
Taping significa essenzialmente "bendaggio" o "fasciatura". Il kinesio taping si basa sull'applicazione di nastro, particolari fasce o bende adesive.
Queste, esercitando una trazione e trasferendo la forza direttamente sulla pelle, alleviano il carico fisiologico sui distretti corporei interessati, come muscoli e tendini.
Il kinesio taping può quindi supportare i legamenti capsulari di un'articolazione, scaricare tendini e muscoli, migliorare la propriocezione, stabilizzare in emergenza fratture o ferite.
Questo trattamento vuole sfruttare la naturale capacità fisiologica di rigenerazione che, ovviamente, richiede tempo e riposo dalle attività.
Se usato come rimedio, questo sistema non agisce direttamente sul dolore e/o sull'infiammazione ma, impedendone o riducendone i movimenti indesiderati o eccessivi, assume il ruolo di bendaggio funzionale .